domande e costo

domande e costo2019-08-29T11:47:51+02:00
con­tat­ti

Per una domanda precisa, vi prego di rivolgervi direttamente a me.

AVVERTIMENTO: Le rispo­ste date qua sono gene­ra­li e non pos­so­no esse­re con­si­de­ra­te come una con­su­len­za giuridica.
con­tat­ti
Recu­pe­ro cre­di­ti in Bel­gio: come fare?2019–08-29T11:51:24+02:00

Recupero crediti in Belgio: 
come fare?

Per un recu­pe­ro cre­di­ti, con­si­glio di pro­ce­de­re in 3 fasi, per cau­te­la e per limi­ta­re i costi per il cliente.

Geof­frey DELIÉGE, AVOCAT GEOFFREY DELIÉGE

(1) una pri­ma inchie­sta sul­la sol­ven­za, per veri­fi­ca­re se vale la pena di fare spese

Ini­zia­re con un’in­chie­sta per valu­ta­re la sol­ven­za del debi­to­re sul­la base del­le infor­ma­zio­ni uffi­cia­li (pub­bli­ca­zio­ni uffi­cia­li, ulti­mi bilan­ci) è più pru­den­te pri­ma di lan­ciar­si in una procedura.

0gior­ni

(2) una lettera di diffida per provare di trovare un accordo

Sarà un for­fait ma, se otten­go un risul­ta­to, i miei ono­ra­ri saran­no pro­por­zio­na­li alle som­me effet­ti­va­men­te ricu­pe­ra­te dopo la let­te­ra di diffida.

Esame, conto e spedizione della diffida

128accon­to
0gior­ni

(3) in assenza di accordo e di esecuzione, passare in fase giudiziaria

Se poi una pro­ce­du­ra è neces­sa­ria, ci sono diver­si costi:

Costo del­la noti­fi­ca da un uffi­cia­le giudiziario Tas­sa di introduzione Costo di una tra­du­zio­ne giurata
ca. 350 € ca. 120 € al meno (varia­bi­le) ca. 40 € per pagina
ricu­pe­ra­bi­le come spe­se giudiziarie* ricu­pe­ra­bi­le come spe­se giudiziarie*

Rispet­to al com­pen­so del­l’av­vo­ca­to, la situa­zio­ne sarà diver­sa se c’è una con­te­sta­zio­ne o meno dal debitore.

Se c’è una con­te­sta­zio­ne seria e che ci vuo­le un argo­men­ta­zio­ne con una pro­ce­du­ra “com­ple­ta”, ci vor­rà più lavo­ro e tem­po. In ogni caso, la tarif­fa sarà ora­ria e dipen­de­rà quin­di del­la quan­ti­tà di ore neces­sa­rie per la pratica.

Compenso dell’avvocato: se non c’è contestazione

800al meno
0mesi
sen­za contestazione

Compenso dell’avvocato: se c’è contestazione

1200al meno
  • Una par­te è ricu­pe­ra­bi­le dopo con­tro il debitore.
0mesi
se c’è una contestazione
In che lin­gua la doman­da deve esse­re for­mu­la­ta davan­ti a un Tri­bu­na­le bel­ga?2019–08-29T11:51:24+02:00

La que­stio­ne del­le lin­gue è com­ples­sa in Bel­gio: è una tra­po­la abi­tua­le per le dit­te stra­nie­re e anche gli avvo­ca­ti stranieri.

Ci vuo­le pen­sar­ci già pri­ma del pro­ces­so… altri­men­ti le noti­fi­che, dif­fi­de e pro­ve saran­no dif­fi­ci­le da uti­liz­za­re duran­te il processo.

Geof­frey DELIÉGE

In che lingua posso formulare la mia domanda? Posso presentarla oralmente o devo presentarla necessariamente per iscritto? Posso farlo per fax o per posta elettronica?

Per quan­to riguar­da le lin­gue da impie­ga­re, occor­re fare rife­ri­men­to alla leg­ge del 15 giu­gno 1935 con­cer­nen­te l’u­ti­liz­zo del­le lin­gue in mate­ria giu­di­zia­ria (pub­bli­ca­ta nel Moni­teur belge/Belgisch Staa­tsblad del 22 giu­gno 1935). La leg­ge in paro­la disci­pli­na l’u­so del­le lin­gue dinan­zi ai giu­di­ci civi­li e com­mer­cia­li belgi.

Di nor­ma, la lin­gua dipen­de dal­la col­lo­ca­zio­ne geo­gra­fi­ca del giu­di­ce com­pe­ten­te. In base all’ar­ti­co­lo 42 del­la leg­ge suc­ci­ta­ta, esi­sto­no tre regio­ni lin­gui­sti­che: la regio­ne di lin­gua fran­ce­se, la regio­ne di lin­gua olan­de­se e la regio­ne di lin­gua tede­sca. Esi­ste anche la regio­ne bilin­gue (francese/olandese) del­l’ag­glo­me­ra­to urba­no di Bru­xel­les che com­pren­de, ai fini del­l’ap­pli­ca­zio­ne del­la sud­det­ta leg­ge, i seguen­ti comu­ni: Ander­le­cht, Auder­ghem, Ber­­chem-Sai­n­­te-Aga­­the, Bru­xel­les, Etter­beek, Eve­re, Fore­st, Gan­sho­ren, Ixel­les, Jet­te, Koe­kel­berg, Mole­n­­beek-Saint-Jean, Saint-Gil­­les, Saint-Jos­­se-ten-Noo­­de, Schaer­beek, Uccle, Wate­r­­mael-Boi­­tsfort, Wolu­­wé-Saint-Lam­­bert e Woluwé-Saint-Pierre.

In par­ti­co­la­ri con­di­zio­ni è comun­que pos­si­bi­le rimet­te­re la cau­sa dinan­zi a un giu­di­ce pres­so il qua­le è uti­liz­za­ta una diver­sa lin­gua pro­ces­sua­le. In alcu­ni casi è ammes­sa anche la scel­ta di una lin­gua diver­sa, in gene­ra­le, nel­la fase ini­zia­le del procedimento.

La for­mu­la­zio­ne del­la doman­da: se la doman­da è intro­dot­ta median­te cita­zio­ne, ricor­so in con­trad­dit­to­rio o ricor­so inau­di­ta alte­ra par­te, essa deve esse­re for­mu­la­ta per iscrit­to e deve rispet­ta­re talu­ni requi­si­ti di for­ma. Una vol­ta che la cau­sa è iscrit­ta nel ruo­lo gene­ra­le del giu­di­ce, il can­cel­lie­re for­ma il fasci­co­lo di pro­ce­du­ra. Il fasci­co­lo di pro­ce­du­ra è tra­smes­so al giu­di­ce inca­ri­ca­to e, in caso di ricor­so dinan­zi a una giu­ri­sdi­zio­ne di secon­do gra­do o dinan­zi alla Cor­te di cas­sa­zio­ne, anche alla can­cel­le­ria del giu­di­ce superiore.

Attual­men­te, non è ammes­sa la pre­sen­ta­zio­ne di una doman­da tra­mi­te fax o posta elettronica.

Pos­so fare il pro­ces­so da solo in Bel­gio o devo pas­sa­re per un avvo­ca­to?2019–08-29T11:51:25+02:00

Riu­sci­re a fare il pro­ces­so da solo sen­za sba­gliar­si è qua­si impos­si­bi­le sen­za l’a­iu­to di un avvocato…

Rischia­te sopra­tut­to di fare spe­se e per­de­re tem­po sen­za risultato.

Geof­frey DELIÉGE

Posso adire l’autorità giudiziaria belga da solo oppure devo passare per un intermediario, quale un avvocato?

In linea di prin­ci­pio, le par­ti devo­no com­pa­ri­re per­so­nal­men­te o devo­no esse­re rap­pre­sen­ta­te da un avvo­ca­to a nor­ma del­l’ar­ti­co­lo 728, para­gra­fo 1, del codi­ce di pro­ce­du­ra civile.

Ad ecce­zio­ne dei pro­ce­di­men­ti dinan­zi alla Cor­te di cas­sa­zio­ne (arti­co­li 478 e 1080 del codi­ce di pro­ce­du­ra civi­le), le par­ti pos­so­no quin­di com­pa­ri­re per­so­nal­men­te dinan­zi ai giu­di­ci ordi­na­ri, pre­sen­tan­do esse stes­se le pro­prie osser­va­zio­ni e le pro­prie dife­se. Il giu­di­ce può tut­ta­via esclu­de­re tale pos­si­bi­li­tà se ritie­ne che esse non sia­no in gra­do di discu­te­re la cau­sa in modo ade­gua­to o com­ple­to in ragio­ne del­la loro ine­spe­rien­za o del loro coin­vol­gi­men­to (arti­co­lo 758 del codi­ce di pro­ce­du­ra civile).

Le par­ti che deci­do­no di non agi­re giu­di­zial­men­te di per­so­na pos­so­no avva­ler­si dei ser­vi­zi di un avvocato.

Le per­so­ne giu­ri­di­che, come le socie­tà com­mer­cia­li, pos­so­no sol­tan­to com­pa­ri­re di per­so­na (cioè median­te gli orga­ni com­pe­ten­ti) o far­si rap­pre­sen­ta­re da un avvo­ca­to. Esse non pos­so­no inve­ce invo­ca­re il bene­fi­cio del­l’ec­ce­zio­ne pre­vi­sta all’ar­ti­co­lo 728, para­gra­fo 2, del codi­ce di pro­ce­du­ra civi­le, che sarà ana­liz­za­ta nel prosieguo.

Il codi­ce di pro­ce­du­ra civi­le riser­va, in linea di prin­ci­pio, agli avvo­ca­ti il com­pi­to di rap­pre­sen­ta­re le par­ti giu­di­zial­men­te. L’ar­ti­co­lo 440 del codi­ce di pro­ce­du­ra civi­le sta­bi­li­sce che le pre­ro­ga­ti­ve lega­te alla riser­va del­l’at­ti­vi­tà di rap­pre­sen­tan­za com­pren­do­no il dirit­to di agi­re e di com­pa­ri­re in giu­di­zio e di esse­re dife­so da un ter­zo. Ai mem­bri del­l’or­di­ne degli avvo­ca­ti è altre­sì riser­va­ta la fir­ma dei ricor­si inau­di­ta alte­ra par­te, sal­vo diver­sa pre­vi­sio­ne di leg­ge (arti­co­lo 1026, pun­to 5, del codi­ce di pro­ce­du­ra civile).

Dinan­zi alla Cor­te di cas­sa­zio­ne l’in­ter­ven­to di un avvo­ca­to auto­riz­za­to a patro­ci­na­re in cas­sa­zio­ne è obbli­ga­to­rio ex lege. Tale con­di­zio­ne non si appli­ca alla par­te civi­le nel pro­ce­di­men­to pena­le (arti­co­lo 478 del codi­ce di pro­ce­du­ra civile).

La leg­ge pre­ve­de tut­ta­via una serie di dero­ghe al prin­ci­pio di cui all’ar­ti­co­lo 728 del codi­ce di pro­ce­du­ra civi­le, in base al qua­le, al momen­to del­l’in­tro­du­zio­ne del­la cau­sa e nel pro­sie­guo, le par­ti com­pa­io­no per­so­nal­men­te o sono rap­pre­sen­ta­te da un avvo­ca­to (arti­co­lo 728, para­gra­fi 1 e 2, del codi­ce di pro­ce­du­ra civile).

Il dirit­to di rap­pre­sen­ta­re una par­te nel pro­ce­di­men­to ricom­pren­de anche il dirit­to di dare ini­zio al procedimento.

Nel caso del giu­di­ce di pace, del tri­bu­na­le com­mer­cia­le e del tri­bu­na­le del lavo­ro le par­ti pos­so­no far­si rap­pre­sen­ta­re non solo da un avvo­ca­to, ma anche dal coniu­ge o da un paren­te o da un affi­ne muni­to di una pro­cu­ra accet­ta­ta dal giu­di­ce (arti­co­lo 728, para­gra­fo 2, del codi­ce di pro­ce­du­ra civile).

Nel caso dei tri­bu­na­li del lavo­ro (arti­co­lo 728, para­gra­fo 3, del codi­ce di pro­ce­du­ra civile):

  • il dipen­den­te (ope­ra­io o impie­ga­to) è rap­pre­sen­ta­to dal dele­ga­to di un’or­ga­niz­za­zio­ne che rap­pre­sen­ta i lavo­ra­to­ri (un dele­ga­to sin­da­ca­le) in pos­ses­so di pro­cu­ra scrit­ta. Il dele­ga­to sin­da­ca­le può, a nome del lavo­ra­to­re, com­pie­re tut­ti gli atti che det­ta rap­pre­sen­tan­za com­por­ta, agi­re giu­di­zial­men­te e rice­ve­re le comu­ni­ca­zio­ni rela­ti­ve al pro­ce­di­men­to e alla defi­ni­zio­ne del­la controversia;
  • il lavo­ra­to­re auto­no­mo, in una con­tro­ver­sia ver­ten­te sui suoi dirit­ti e obbli­ga­zio­ni in quan­to lavo­ra­to­re o in quan­to disa­bi­le, può esse­re rap­pre­sen­ta­to dal dele­ga­to di un’or­ga­niz­za­zio­ne che rap­pre­sen­ta i lavo­ra­to­ri indipendenti;
  • nel­le con­tro­ver­sie deri­van­ti dal­l’ap­pli­ca­zio­ne del­la leg­ge del 7 ago­sto 1974 che isti­tui­sce il dirit­to al red­di­to mini­mo di sus­si­sten­za e in caso di con­tro­ver­sie rela­ti­ve all’ap­pli­ca­zio­ne del­la leg­ge orga­ni­ca dell’8 luglio 1976 sui cen­tri pub­bli­ci di assi­sten­za socia­le (open­ba­re cen­tra voor maa­tschap­pe­li­jk wel­zi­jn – OCMW), la per­so­na inte­res­sa­ta può anche far­si assi­ste­re o esse­re rap­pre­sen­ta­ta dal dele­ga­to di un’or­ga­niz­za­zio­ne a tute­la degli inte­res­si del grup­po di per­so­ne indi­ca­te dal­la nor­ma­ti­va di riferimento.

Oltre alle ecce­zio­ni suc­ci­ta­te, esi­sto­no alcu­ne ecce­zio­ni pre­vi­ste dal­la leg­ge in mate­ria di affi­da­men­to e sot­tra­zio­ne di minori.

Esse si rife­ri­sco­no, più in par­ti­co­la­re, alle fat­ti­spe­cie fondate:

  • sul­la con­ven­zio­ne del­l’A­ja del 25 otto­bre 1980 sugli aspet­ti civi­li del­la sot­tra­zio­ne inter­na­zio­na­le di mino­ri vol­ta ad otte­ne­re la ricon­se­gna del mino­re, il rispet­to del dirit­to di affi­da­men­to e di visi­ta rico­no­sciu­ti in un altro Sta­to ovve­ro vol­ta a pro­muo­ve­re il dirit­to di visi­ta, e
  • sul­la con­ven­zio­ne euro­pea del 20 mag­gio 1980 sul rico­no­sci­men­to e l’e­se­cu­zio­ne del­le deci­sio­ni in mate­ria di affi­da­men­to dei mino­ri e di rista­bi­li­men­to dell’affidamento.

In que­sti casi, il ricor­ren­te, se si è rivol­to all’au­to­ri­tà cen­tra­le, può esse­re rap­pre­sen­ta­to dal pub­bli­co mini­ste­ro (arti­co­lo 1322quin­quies del codi­ce di pro­ce­du­ra civile).

La pro­ce­du­ra per sta­bi­li­re se un sog­get­to pos­sa agi­re giu­di­zial­men­te in pro­prio o se sia inve­ce richie­sta l’as­si­sten­za di un avvo­ca­to è sta­ta descrit­ta in pre­ce­den­za in ter­mi­ni gene­ra­li. Occor­re tut­ta­via distin­gue­re in base alle moda­li­tà di pro­po­si­zio­ne dell’azione.

Il dirit­to bel­ga pre­ve­de vari modi per agi­re giu­di­zial­men­te. Un’a­zio­ne può esse­re pro­po­sta median­te atto di cita­zio­ne, com­pa­ri­zio­ne volon­ta­ria, ricor­so in con­trad­dit­to­rio o ricor­so inau­di­ta alte­ra par­te (cfr. infra). L’a­zio­ne è pro­po­sta pre­sen­tan­do una doman­da, ovve­ro un’a­zio­ne giu­di­zia­le diret­ta a otte­ne­re il rico­no­sci­men­to dei pro­pri dirit­ti. Di nor­ma ciò avvie­ne con la noti­fi­ca di un atto median­te un uffi­cia­le giudiziario.

In gene­re, l’a­zio­ne è avvia­ta con la noti­fi­ca median­te uffi­cia­le giu­di­zia­rio di un atto con­te­nen­te la cita­zio­ne a com­pa­ri­re (arti­co­lo 700 del codi­ce di pro­ce­du­ra civi­le). La com­pa­ri­zio­ne volon­ta­ria, il ricor­so in con­trad­dit­to­rio ed il ricor­so inau­di­ta alte­ra par­te fan­no ecce­zio­ne a tale prin­ci­pio generale.

[…]L’at­to di cita­zio­ne rap­pre­sen­ta il mez­zo ordi­na­rio di pro­po­si­zio­ne del­l’a­zio­ne; non esi­sto­no limi­ti in base alla mate­ria trattata.

In un cer­to nume­ro di casi pre­vi­sti dal­la leg­ge è pos­si­bi­le ser­vir­si del ricor­so in con­trad­dit­to­rio (arti­co­li da 1034bis a 1034sexies del codi­ce di pro­ce­du­ra civi­le). Le dispo­si­zio­ni più impor­tan­ti in mate­ria di pro­po­si­zio­ne del­l’a­zio­ne median­te ricor­so in con­trad­dit­to­rio sono gli arti­co­li 704, 813, 1056, pun­to 2, 1193bis, 1320, 1344bis 1371bis, 1454, secon­do com­ma, del codi­ce di pro­ce­du­ra civi­le non­ché gli arti­co­li 228, 331, 331bis, 340f, 487ter del codi­ce civile.

I suc­ci­ta­ti arti­co­li si rife­ri­sco­no in par­ti­co­la­re a:

  • inter­ven­to volontario;
  • spe­ci­fi­che ipo­te­si di ven­di­ta di beni immobili;
  • asse­gni ali­men­ta­ri (doman­de di asse­gno, aumen­to, ridu­zio­ne o revo­ca degli asse­gni alimentari);
  • doman­de in mate­ria di locazione;
  • valu­ta­zio­ne del­le spe­se in mate­ria di seque­stri conservativi.

Le doman­de sono pre­sen­ta­te tra­mi­te ricor­so scrit­to, depo­si­ta­to o invia­to, con pli­co rac­co­man­da­to, alla can­cel­le­ria del tri­bu­na­le. Le par­ti sono con­vo­ca­te dal can­cel­lie­re a com­pa­ri­re all’u­dien­za fis­sa­ta dal giudice.

Il ricor­so inau­di­ta alte­ra par­te (arti­co­li da 1025 a 1034 del codi­ce di pro­ce­du­ra civi­le) è ammes­so uni­ca­men­te nei casi espres­sa­men­te pre­vi­sti dal­la leg­ge. Esso è pre­vi­sto, in par­ti­co­la­re, dagli arti­co­li 584, 585, 588, 594, 606, 708, 1149, 1168, 1177, da 1186 a 1189, 1192, 1195, del codi­ce di pro­ce­du­ra civi­le. È anche uti­liz­za­to quan­do non è pos­si­bi­le ricor­re­re alla pro­ce­du­ra in con­trad­dit­to­rio a cau­sa del­l’as­sen­za del­la controparte.

Il ricor­so inau­di­ta alte­ra par­te è per­tan­to uti­liz­za­to soprat­tut­to per le pro­ce­du­re inau­di­ta alte­ra par­te, ad esem­pio, in caso di asso­lu­ta necessità.

Sal­vo diver­sa pre­vi­sio­ne di leg­ge, il ricor­so inau­di­ta alte­ra par­te deve esse­re sot­to­scrit­to da un avvo­ca­to a pena di nullità.

Ne con­se­gue che, in linea di prin­ci­pio, in caso di pro­po­si­zio­ne di un’a­zio­ne median­te ricor­so inau­di­ta alte­ra par­te è neces­sa­rio ser­vir­si del­la rap­pre­sen­tan­za di un avvocato.

Le par­ti pos­so­no com­pa­ri­re spon­ta­nea­men­te ai fini del­la com­pa­ri­zio­ne volon­ta­ria dinan­zi ai seguen­ti giu­di­ci quan­do la con­tro­ver­sia si rife­ri­sce a mate­rie rien­tran­ti nel­la rispet­ti­va competenza:

  • giu­di­ce di pri­mo grado;
  • tri­bu­na­le del lavoro;
  • tri­bu­na­le commerciale;
  • giu­di­ce di pace o
  • tri­bu­na­le di poli­zia per le azio­ni civili.

Nel caso del­la com­pa­ri­zio­ne volon­ta­ria, le par­ti che ricor­ro­no in giu­di­zio fir­ma­no la pro­pria dichia­ra­zio­ne in cal­ce a un ver­ba­le redat­to dal giudice.

Il ricor­so alla sud­det­ta moda­li­tà di pro­po­si­zio­ne del­l’a­zio­ne dinan­zi al giu­di­ce com­pe­ten­te, ido­neo a garan­ti­re una ridu­zio­ne dei costi e un’ac­ce­le­ra­zio­ne dei tem­pi, è ammes­so per ogni tipo di contenzioso.

Cita­zio­ne di:

Potrò ave­re infor­ma­zio­ni pre­ci­se sul calen­da­rio degli even­ti che si svol­ge­ran­no a segui­to del­la doman­da (ad esem­pio il ter­mi­ne di com­pa­ri­zio­ne)?2019–08-29T11:51:23+02:00

Di nor­ma, le infor­ma­zio­ni sul­lo svol­gi­men­to del pro­ce­di­men­to sono for­ni­te dal lega­le del­la par­te, ove que­sta ne abbia nomi­na­to uno. È pos­si­bi­le otte­ne­re infor­ma­zio­ni anche pres­so la can­cel­le­ria del tri­bu­na­le inve­sti­to del­la cau­sa. La cita­zio­ne ripor­ta alcu­ne infor­ma­zio­ni sul­la data del­l’u­dien­za e il giu­di­ce adito.

In un pri­mo momen­to, le infor­ma­zio­ni for­ni­te riguar­da­no l’u­dien­za di pri­ma comparizione.

In caso di cita­zio­ne, l’uf­fi­cia­le giu­di­zia­rio infor­ma il ricor­ren­te del­la data del­l’u­dien­za di pri­ma com­pa­ri­zio­ne, che costi­tui­sce la pri­ma fase del procedimento.

In caso di ricor­so in con­trad­dit­to­rio e di com­pa­ri­zio­ne volon­ta­ria, il can­cel­lie­re infor­ma le parti.

Nel caso del ricor­so inau­di­ta alte­ra par­te, non si tie­ne alcu­na udien­za. Il ricor­ren­te può tut­ta­via esse­re con­vo­ca­to dal can­cel­lie­re se il giu­di­ce desi­de­ra rivol­ger­gli alcu­ne domande.

In una secon­da fase, è esple­ta­ta l’at­ti­vi­tà istrut­to­ria. A cia­scu­na del­le par­ti è con­ces­so un ter­mi­ne, sta­bi­li­to dal­la leg­ge (arti­co­lo 747, para­gra­fo 1, del codi­ce di pro­ce­du­ra civi­le), entro il qua­le essa è tenu­ta a depo­si­ta­re la docu­men­ta­zio­ne e a for­mu­la­re le con­clu­sio­ni (argo­men­ta­zio­ni e dife­se scrit­te). In caso di man­ca­to rispet­to dei ter­mi­ni pre­sta­bi­li­ti, pos­so­no esse­re appli­ca­te le san­zio­ni pre­vi­ste dal­l’ar­ti­co­lo 747, para­gra­fo 2, del codi­ce di pro­ce­du­ra civile.

Quan­do la cau­sa è pron­ta per la discus­sio­ne e la dife­sa, le par­ti chie­do­no la fis­sa­zio­ne di un’u­dien­za. Il perio­do in cui può esse­re fis­sa­ta la data del­l’u­dien­za dipen­de dal cari­co di lavo­ro del giu­di­ce e dal tem­po che può esse­re con­ces­so per discu­te­re la con­tro­ver­sia. In ragio­ne del­le que­stio­ni di carat­te­re pro­ce­du­ra­le che pos­so­no tal­vol­ta por­si (peri­zie, audi­zio­ne del­le par­ti e dei testi­mo­ni, ecc.), può esse­re dif­fi­ci­le sta­bi­li­re a prio­ri la dura­ta com­ples­si­va di un pro­ce­di­men­to. Un pro­ce­di­men­to può esse­re inter­rot­to o sospe­so, o può anche esse­re can­cel­la­to per moti­vi di carat­te­re procedurale.

Al ter­mi­ne del­l’u­dien­za, la discus­sio­ne è chiu­sa e il giu­di­ce si pro­nun­cia sul­la que­stio­ne. Di nor­ma, il giu­di­ce deve emet­te­re una deci­sio­ne entro un mese dal­la chiu­su­ra del dibat­ti­men­to a nor­ma del­l’ar­ti­co­lo 770 del codi­ce di pro­ce­du­ra civile.

Cita­zio­ne di :

Come sono cal­co­la­te le spe­se?2023–01-31T16:41:10+01:00

Come spe­se, di soli­to, ci sono:

  • le spe­se di tra­du­zio­ne giu­ra­ta, da un tra­dut­to­re, se neces­sa­rie per una pro­ce­du­ra (la tarif­fa dipen­de del­la quan­ti­tà di docu­men­ti e del­l’ur­gen­za o meno);
  • le spe­se di noti­fi­ca­zio­ne e la tas­sa di iscri­zio­ne, da un uffi­cia­le giu­di­zia­rio, se una pro­ce­du­ra deve esse­re iniziata;
  • le spe­se del­la mia segreteria:

Come man­da­re e leg­ge­re email crip­ta­te?2015–08-05T15:16:08+02:00

Per leg­ge­re e man­da­re email crip­ta­te, tro­ve­re­te una gui­da che spie­ga la pro­ce­du­ra per uti­liz­za­re Gnu­PG : Free Soft­ware Foun­da­tion, Auto­di­fe­sa e‑mail (Win­do­ws, MacOS o Linux).

Cari­ca­re la mia chia­ve pub­bli­ca Gnu­PG.

Come fare una video­chia­ma­ta?2022–02-10T14:44:15+01:00

Materiale

Per pote­re fare una (video)chiamata, biso­gna che il vostro com­pu­ter sia munito:
  • di un micro­fo­no e
  • di una web­cam per la video.
La mag­gio­re par­te dei com­pu­ter por­ta­ti­li e dei smar­pho­ne com­por­ta­no que­sto materiale.

Applicazione

  • Non c’è biso­gno di un pro­gram­ma sup­ple­men­ta­re per i diver­si siste­mi ope­ra­ti­vi (Win­do­ws, MacOS, Linux) sul com­pu­ter. La chia­ma­ta avver­rà poi tra­mi­te il vostro soli­to bro­w­ser internet.
  • Sul smart­pho­ne o tablet (Android e iOS), biso­gne­rà aggiun­ge­re la seguen­te appli­ca­zio­ne: kMeet.

Se vin­co, gli ono­ra­ri saran­no paga­ti dall’avversario?2019–08-29T11:51:31+02:00
  • Nel qua­dro di un pro­ces­so, dal 01/01/2008, il Codi­ce di pro­ce­du­ra civi­le bel­ga pre­ve­de una inden­ni­tà di pro­ce­du­ra (indem­ni­té de pro­cé­du­re [fr]). Si trat­ta di un inter­ven­to for­fet­ta­rio nel­le spe­se e ono­ra­ri dell’avvocato del­la par­te che vince.

  • Nel­l’am­bi­to stra­giu­di­zia­le, il costo dell’avvocato non è ricu­pe­ra­bi­le con­tro l’avversario, sal­vo se esi­ste un con­trat­to pre­e­si­sten­te fra le par­ti oppo­ste che lo prevede.

Giudiziale / Stragiudiziale

La distin­zio­ne stra­giu­di­zia­le e giu­di­zia­le si rife­ri­sce al modo in cui il pro­ble­ma vie­ne trat­ta­to e alla fase in cui la ver­ten­za si trova.

Una ver­ten­za è stra­giu­di­zia­le quan­do non è (anco­ra) sta­ta por­ta­ta davan­ti ad un giu­di­ce e cioè in tri­bu­na­le per esse­re deci­sa dal­lo stes­so, ma si tro­va in una fase di trat­ta­ti­ve in cui le per­so­ne coin­vol­te discu­to­no tra loro al fine di tro­va­re una soluzione.

È giu­di­zia­le, inve­ce, quan­do in rela­zio­ne alla stes­sa pen­de una cau­sa in tribunale.

L’at­tri­bu­zio­ne di que­sta inden­ni­tà di pro­ce­du­ra è sot­to­po­sta a diver­se condizioni.

Il Re ha fis­sa­to gli ammon­ti nor­ma­li, mini­ma­li e mas­si­ma­li di que­sta inden­ni­tà (arrê­té royal du 26 octo­bre 2007).

In bre­ve, quan­do il valo­re del­la doman­da è deter­mi­na­bi­le in dena­ro, l’am­mon­to aumen­ta pro­gres­si­va­men­te per tran­cia di valore.

La tabel­la seguen­te ripren­de gli ammon­ti indicizzati:

Il giu­di­ce gode di un lar­go pote­re per deter­mi­na­re se l’in­den­ni­tà è dovu­ta o meno e quan­to sarà dovu­to. Le varia­zio­ni rispet­to all’am­mon­to nor­ma­le sono sot­to­po­ste a con­di­zio­ni abba­stan­za restrittive.

Que­sta inden­ni­tà lega­le è un for­fait e non ha quin­di lo sco­po di inden­niz­za­re la tota­li­tà del­le spe­se e degli ono­ra­ri del­l’av­vo­ca­to. Non si trat­ta di una tarif­fa degli onorari.

Go to Top